di Noemi Bertinotti

ABSTRACT:

L’atto della nutrizione ha svolto un ruolo fondamentale sin dai primi giorni della nostra vita. E’ il gesto simbolico con cui la nostra figura materna di riferimento ci ha accolti a sé, ha iniziato a prendersi cura di noi, mostrandoci affetto e dedizione. Con il passare degli anni, ci siamo sostituiti a lei ed abbiamo imparato a conoscere il nostro corpo ed a nutrirlo in base alle sue esigenze. Lo abbiamo visto crescere ed abbiamo imparato a rispettarlo. Abbiamo imparato quali sono i nostri alimenti preferiti, quelli che digeriamo meglio, e quali siano gli orari più consoni per consumarli. Abbiamo imparato a gestire il senso di fame e sazietà ed a rispondere ad essi in modo efficiente. Questo lungo processo di conoscenza del nostro corpo è stato promosso dalla curiosità verso noi stessi, che ha contribuito a formare quel senso di amor proprio, necessario alla volontà di autoconservazione. Nonostante le difficoltà talvolta incontrate, specialmente durante la pubertà, la maggior parte di noi è riuscita a stabilire un legame equilibrato tra i bisogni biologici di alimentazione e le nostre ambizioni in fatto di immagine corporea. Alcune persone però, non sono riuscite a stabilire questo equilibrio, o forse per qualche ragione si è incrinato, spezzato. E’ in questi casi che è probabile riscontrare un disturbo del comportamento alimentare.