Psicoterapia dei Disturbi del Comportamento Alimentare: il contributo dell’EMDR nella motivazione al cambiamento – come ridurre il drop-out

22 giugno 2024 – on line dalle ore 09.00 alle ore 17.30

Marina Balbo

Abstract

La percentuale di drop-out nel trattamento dei DCA è molto elevata (fino al 70% dei pazienti), in particolare con un tasso tra il 20,2% fino al 51% nei trattamenti di tipo ospedaliero e tra il 29% e il 73% nei trattamenti di tipo ambulatoriale (Fassino et al., 2009).

Ricerche più recenti hanno dimostrato che circa il 40% delle persone in trattamento per un disturbo alimentare non completa l’intero percorso terapeutico, con una percentuale che sale al 50% per le persone affette da anoressia in trattamento ospedaliero. Una meta-analisi ha riportato un tasso di drop-out per i DCA stimato al 24% (Linardon et al., 2018).

Occorre un lavoro sulla motivazione al trattamento che contribuisce in modo determinante ai tassi di drop-out nel trattamento dei DCA.
Inoltre spesso, la presenza di una doppia diagnosi, come l’autismo, aggiunge ulteriori complessità al trattamento, contribuendo al rischio di drop-out. Le difficoltà comunicative, la rigidità cognitiva, le routine inflessibili e le peculiarità sensoriali tipiche dell’autismo rendono particolarmente arduo per i pazienti accettare e adattarsi ai cambiamenti necessari nel percorso terapeutico, aumentando così la probabilità di interrompere prematuramente il trattamento (Kinnaird et al., 2018).
Una maggiore motivazione al cambiamento all’inizio del percorso terapeutico è correlata a migliori esiti del trattamento di DCA (Heider et al., 2021), in quanto favorisce una maggiore aderenza alle indicazioni terapeutiche e una partecipazione più efficace alle terapie proposte, contribuendo alla riduzione progressiva dei sintomi e al raggiungimento degli obiettivi terapeutici.
Le ricerche dimostrano l’efficacia del trattamento con EMDR rispetto alle tipologie di intervento basate esclusivamente sulla cura del sintomo, che presentano inoltre tassi più elevati di dropout (Cusack et al., 2016).
L’elaborazione del trauma sottostante al sintomo promuove l’innalzamento dei livelli di autostima, il miglioramento dell’immagine corporea dei pazienti e la motivazione al prosieguo delle terapia EMDR sul sintomo.
Durante il workshop, inoltre la Dott.ssa Eleonora Rossi presenterà la Prima ricerca multicentrica ,attualmente in corso , nei principali centri ospedalieri italiani che trattano i DCA. Saranno inoltre presentati casi clinici, trattati con EMDR mirati alla motivazione e alle risorse necessarie per preparare il sistema di elaborazione del paziente, ad integrare in modo più adattivo la prospettiva di cambiamento desiderata.

Programma

Utilizzo dell’EMDR nel trattamento dei disturbi alimentari
Ostacoli verso la motivazione al cambiamento

Bassa motivazione nei pazienti con DCA
Doppia diagnosi: autismo e DCA
Ambiente familiare poco collaborativo

Obiettivi dell’applicazione dell’EMDR nella motivazione al cambiamento

Ridurre l’impatto delle cause sottostanti i DCA
Affrontare direttamente i sintomi dei DCA che possono diventare fonte secondaria di traumi
Motivare i pazienti al cambiamento
Ridurre il tasso di abbandono del trattamento (drop-out)

LE ISCRIZIONI AL CORSO SONO CHIUSE

Formazione gratuita per i soci dell’Associazione EMDR Italia

Per partecipare è necessario essere in regola con la quota associativa del 2024
Per accedere al workshop è necessario aver svolto la formazione ufficiale di EMDR (formazione riconosciuta dall’Associazione e da EMDR Europe Ass.)

Questa formazione assegna crediti formativi ECM solamente a psicoterapeuti abilitati
I Crediti Formativi ECM verranno assegnati esclusivamente a chi ha partecipato almeno al 90% della durata dell’evento e superato il “questionario di apprendimento” che deve essere svolto, direttamente sulla piattaforma, entro e non oltre le 72 ore successive alla fine della formazione. Vi ricordiamo che il tempo di presenza rilevato dalla piattaforma non è questionabile.