MARCO PAGANI

Marco Pagani MD PhD in Neurofisiologia Cerebrale al Karolinska Institute di Stoccolma, 2000 è Primo Ricercatore per l’Istituto di Scienze e Tecnologie delle Cognizione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e Associato di Ricerca presso il Karolinska Hospital e l’University Medical Center di Groningen, Olanda. Si occupa da circa 30 anni della neurofisiopatologia delle malattie neurodegenerative e psichiatriche studiate tramite neuroimmagini. Ha tutorato dottorandi per studi su varie forme di depressione, autismo e sindrome da stress post-traumatico (PTSD) e pubblicato su riviste internazionali più di 160 articoli (IF medio >5, 3900 citazioni) e capitoli di libri, di cui circa 40 riguardanti PTSD ed EMDR. Ha presentato più di 130 comunicazioni a Conferenze Internazionali e tenuto più di 100 letture magistrali, seminari e corsi ottenendo Premi Nazionali ed Internazionali per studi su PTSD ed EMDR.

EMDR: Dalle evidenze del presente alle prospettive future.

Robuste  evidenze  epidemiologiche  mostrano  come  i disturbi  psichiatrici  innescati  da  eventi stressanti  siano in  costante  aumento.  E’  d’altra  parte  noto  come l’EMDR  sia  riconosciuto  a  livello  internazionale  come una delle terapie d’elezione per il PTSD e stia progressivamente  dimostrando  di  essere  efficace  anche  in  altre condizioni  correlate  allo  stress  come  le  sindromi ansiose, depressive e le dipendenze.
Rimangono tuttavia oggetto di discussione e di ricerca i meccanismi  neurobiologici  attraverso  i  quali  l’EMDR non solo produce gli stessi benefici di altre psicoterapie ma  raggiunge  la  risoluzione  dei  sintomi  in  tempi significativamente più brevi.
Le  moderne  neuroscienze  avendo  a  disposizione  metodologie  sempre  più  avanzate  stanno  utilizzando nuove  strategie  che  utilizzano  combinazioni  di  tecniche  capaci  di  rilevare  le  più  minime  attivazioni neuronali e di stimoli comportamentali tendenti a elicitare o estinguere le memorie traumatiche. Recentemente  sono  stati  pubblicati  in  prestigiosissime  riviste  internazionali  due  lavori  sperimentali  di estremo  interesse  scientifico  che  hanno  la  potenzialità  sia  di  approfondire  ancora  di più  le  basi neurobiologiche dell’EMDR sia di espandere le possibilità di studiare in tempo reale pazienti trattati con EMDR mediante tecniche allo stato dell’arte di medicina nucleare.
La  presentazione  descriverà  dettagliatamente  questi  due  studi  e  di  come  possano  contribuire  ad  una conoscenza sempre migliore degli eventi corticali e sottocorticali che sottendono l’indubbia effcacia clinica dell’EMDR.