L’interesse scientifico sugli effetti degli eventi traumatici nella vita di bambini e adulti e sulla loro salute ha acquistato una importanza sempre crescente negli ultimi anni.
Il trauma è stato definito come un evento che va oltre la portata dell’esperienza normale umana (DSM-IV, 1994). Per essere qualificato come traumatico un evento deve essere soggettivamente percepito come minaccioso per la propria vita o per la propria integrità fisica: è un evento a cui si accompagna sempre un senso profondo di impotenza, paura, disgusto, vergogna.
Riconoscere e curare il trauma significa consentire al bambino (ma anche all’adulto) di percepirsi come una persona integra e “capace di funzionare”, ma danneggiata dall’esterno, che è, dunque, possibile riparare. L’obiettivo della cura consiste nel ricomporre gli elementi della dissociazione provocati dal trauma per recuperare un’immagine di sé integrata: ciò consente un buon contenimento sintomatologico e riduce la necessità di ricorrere a difese psicologiche disfunzionali, poiché attiva la possibilità di mettere in parole invece che nei comportamenti il proprio malessere e le proprie richieste.
Questo convegno presenterà lo stato dell’arte dei metodi e delle tecniche terapeutiche attualmente utilizzati per facilitare il processo di guarigione in situazioni di trauma infantile
Programma
8.30 Registrazione dei partecipanti
9.00 Marisa Zipoli
Introduzione al Trauma: note storiche
9.30 Benedetto Farina
Lo sviluppo traumatico e il trauma dello sviluppo
10.15 Isabel Fernandez
Piccole vittime di grandi disastri.
Le reazioni post-traumatiche e il trattamento nei bambini.
11.00 coffee break
11.30 Elena Simonetta
Trauma e DSA (disturbi di apprendimento): la disgnosia come adattamento al trauma
11.50 Anna Rita Verardo
Traumi da non ripetere: il trattamento con EMDR
12.30 Cecilia Ragaini
Sandplay therapy: un cammino tridimensionale nel percorso adottivo.
13.45 Paola Picozzi
Dibattito e conclusioni
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