di Arianna Biordi (relatore Prof. Manuela Berlingeri)
Univiversità degli Studi di Urbino Carlo Bo

ABSTRACT:

Tutti noi conosciamo e abbiamo provato una sensazione di ansia o spavento.
Questi due stati si sovrappongono, ma sono anche differenti tra loro in quanto l’ansia indica l’anticipazione a una minaccia futura, è associata alla tensione muscolare e alla vigilanza in vista di un pericolo che potrà verificarsi in seguito ed è relativa a comportamenti prudenti o di evitamento.
La paura invece, è la risposta emotiva a una minaccia imminente, reale o percepita. Questa componente viene associata a picchi di attivazione automatica necessaria alla lotta o alla fuga e a pensieri di pericolo immediato. Certe volte il livello di paura o di ansia può essere ridotto da comportamenti pervasivi di evitamento (American Psychiatric Association, 2014).
…Gli studiosi hanno messo in evidenza in merito a questo argomento la distinzione tra due diversi tipi di traumi: traumi con la “T maiuscola” e traumi con la “t minuscola”. I primi fanno riferimento a disastri naturali (terremoti, inondazioni), incidenti, abusi sessuali; i traumi con la t minuscola invece sono quei traumi che si manifestano sia in età infantile che da adulti e lasciano un segno profondo, più difficile da abbandonare e che porta con sé le conseguenze a lungo termine. Ad esempio l’essere umiliati di fronte ad altre persone, troncare improvvisamente una relazione, subire un lutto, ricevere una diagnosi medica di patologia, indicano dei traumi che spesso il soggetto pensa di aver superato ma, in realtà, possono riemergere dopo anni ancora vividi e con il loro carico emotivo e doloroso.