Il 30 gennaio 2023, sono state pubblicate e diffuse con circolare del Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza le “Linee guida della psicologia dell’emergenza nella Polizia di Stato”.

Il 12 luglio 2021, è stato istituito un  Gruppo di Lavoro per la redazione delle Linee Guida, nel quale hanno fatto parte la Dott.ssa Isabel Fenandez  (Presidente Associazione per l’EMDR in Italia), la Dott.ssa Stefania Sacchezin (Supervisore e Facilitator EMDR in Italia) e con la collaborazione della Dott.ssa Anna Rita Verardo.

Nel corso delle riunioni del Gruppo di Lavoro per la redazione delle Linee Guida, sono state elaborate due versioni delle Linee Guida: una versione con i protocolli generali di intervento e una versione completa di protocolli generali e specialistici, riservata al personale sanitario e agli psicologi che opereranno negli interventi di psicologia dell’emergenza.

La psicologia dell’emergenza è un ambito di studio e di intervento che mira ad applicare le conoscenze teoriche e pratiche della psicologia in situazioni critiche fortemente stressanti, che caratterizzano i contesti di emergenza. In tali contesti, i destinatari degli interventi di supporto sono le persone direttamente coinvolte nell’evento, le persone loro vicine (familiari, amici, colleghi) o che sono state testimoni dello stesso evento, ma anche coloro che sono coinvolti in qualità di soccorritori (personale sanitario, personale delle forze dell’ordine) e la comunità intera ove gli eventi critici si sono verificati. Gli interventi di psicologia dell’emergenza in occasione di eventi critici che coinvolgono il personale della Polizia di Stato, in considerazione della loro complessità, richiedono l’impiego di specifiche professionalità e competenze ed il ricorso a strumenti, tecniche e protocolli di intervento validati e standardizzati. Per una maggiore e concreta efficacia, è previsto che le azioni ed i ruoli specifici nelle diverse fasi di un intervento critico, prima, durante e dopo le fasi acute, siano differenziati a seconda del contesto, delle caratteristiche peculiari dell’evento occorso e dei potenziali destinatari. L’analisi della letteratura scientifica e l’esperienza sul campo hanno permesso di individuare le tipologie di evento critico più rilevanti nel peculiare contesto della Polizia di Stato. Per ogni tipologia di evento sono stati predisposti protocolli e procedure di intervento per la fase critica, quindi per la gestione dell’emergenza vera e propria, e protocolli e procedure da seguire nella fase post-critica.

I protocolli elaborati sono stati differenziati in protocolli tecnici specialistici, destinati ai funzionari tecnici psicologi e ai funzionari medici della Polizia di Stato specializzati in Psichiatria, con formazione in Psicologia dell’Emergenza, e protocolli procedurali generali rivolti a tutti gli uffici del Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Sono stati, inoltre, declinati a seconda delle diverse tipologie di evento critico individuate, suddivise nelle macro-aree di seguito specificate:

  • Eventi critici afferenti al contesto lavorativo: includono gli incidenti critici di servizio (conflitti a fuoco, ferimenti, incidenti stradali, incidenti di altro genere, attività di servizio in scenari ad alto impatto emotivo).
  • Eventi critici aventi come vittima un operatore di polizia anche se non strettamente legati all’attività di servizio (lesione o decesso accidentale inatteso e/o per cause violente) quali accadimenti di perdita improvvisa che hanno una risonanza nei contesti lavorativi.
  • Suicidio dell’appartenente: classificabile come un evento critico di servizio per i colleghi più prossimi alla vittima ed emotivamente più coinvolti.
  • Eventi critici privati: si annoverano in questa categoria tutti gli eventi critici attinenti alla sfera privata e familiare di un appartenente alla Polizia di Stato (decesso per cause naturali; decesso di familiari; incidenti occorsi ai familiari).
  • Maxi-emergenza: include disastri e calamità naturali che coinvolgono a vari livelli l’operatore (solitamente in qualità di soccorritore) e la comunità.
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