Applicazioni cliniche della teoria polivagale di Porges all’EMDR – Milano – Hotel Michelangelo – Gabriella Giovannozzi – 05 maggio 2018 COMPLETO
Data | Luogo |
05 maggio 2018 COMPLETO |
Milano – Hotel Michelangelo |
Nella prospettiva AIP, il nostro cervello è un sistema psicobiologico impostato per trovare risposte adattive alle sfide dell’ambiente. Il Sistema Nervoso Autonomo che secondo la Teoria Polivagale di Porges regola adattivamente le nostre risposte di difesa, è parte di questo sistema. Poiché esso ha un ruolo determinate nel determinare l’impatto dell’evento traumatico sul cervello, l’osservazione del suo funzionamento durante e dopo l’esperienza traumatica fornisce ai terapeuti EMDR informazioni importanti per guidare il paziente nel difficile compito di confrontarsi con tutti i residui traumatici, in particolare quelli somatici, spesso i più importanti e i più difficili da agganciare nella processazione. Verranno forniti elementi della Teoria Polivagale e indicazioni per la loro applicazione all’EMDR, con particolare riferimento all’assessment, alla messa in sicurezza e stabilizzazione del paziente, all’elaborazione e alla verifica dell’effettivo completamento di quest’ultima.
PROGRAMMA
- L’importanza di agganciare i residui somatici del trauma nella processazione.
- Il modello teorico della Processazione adattiva dell’informazione (AIP) e la Teoria Polivagale di Porges: punti di coerenza e spunti per la loro integrazione.
- La Teoria Polivagale di Porges
- Importanza della sicurezza: come creare un setting sicuro.
- Interferenze del Sistema Nervoso Autonomo sull’impatto traumatico
- Proposta di una doppia valutazione del paziente
- Sistema nervoso compromesso dal trauma
- Freezing
- Suggerimenti per ridare flessibilità al Sistema Nervoso Autonomo con l’EMDR
- Una Risorsa dell’essere umano il circuito Ventro Vagale
- Nuovi modelli d’intervento in psicoterapia
- Contatto oculare: via d’accesso per la regolazione
- Attivazione simpatica come difesa dall’attivazione DV
- Lavorare con l’EMDR sugli stati Dorso Vagali: una via bottom up per intervenire sulla dissociazione